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Riparte la Champions: dominio del Real Madrid, vince anche il Chelsea

AL VIA I QUARTI DI FINALE. La Champions è arrivata ormai alla fase finale, ieri sono scese in campo le prime quattro delle otto regine d’Europa.  In questa prima giornata dei quarti si sono sfidate Benfica – Chelsea e Apoel Nicosia – Real Madrid: tutte a caccia di un posto nella finale del 19 maggio all’Allianz Arena di Monaco.

LA FAVOLA DELL’APOEL. Chi sperava di veder proseguire il sogno dell’Apoel di Nicosia probabilmente è rimasto deluso. L’ostacolo Real Madrid si è rivelato troppo forte per la squadra di Jovanovic. La partita è stata praticamente un monologo spagnolo con, nel primo tempo, non molte occasioni da gol. Più che altro gli uomini di Mourinho si sono cimentati in tiri dalla distanza soprattutto di Ozil e Ronaldo. Proprio Ronaldo è stato oggetto di continui fischi per i fatti di Cipro – Portogallo, quando rispose con un gestaccio ai cori ciprioti in favore del nemico Messi. Tornando alla partita il pericolo maggiore lo crea Benzema al 34’. Il francese, infatti, spara alto un pallone, servitogli dall’ottimo Shain, che doveva essere solo spinto alle spalle di Chiotis. I ciprioti si sono limitati a difendere lo 0 a 0. Il secondo tempo per la prima metà è stato la brutta copia del primo, ma poi i cambi di azzeccati di Mourinho hanno la meglio: fuori Coentrao e Higuan dentro Marcelo e Kaka. La mossa dello special-one fa saltare i piani del catenaccio dell’Apoel. E’ Kaka, molto più dinamico di Higuain, a servire al 74’ il pallone per l’1 a 0 di Benzema. Il francese, stasera sciupone nonostante la doppietta finale, ha dato così il via alle marcature con un colpo di testa in tuffo.

CROLLO APOEL. La speranza di non subire gol per poi giocarsi il miracolo al Santiago Bernabeu per l’Apoel è sfumata. I ciprioti dopo lo svantaggio non trovano la forza di reagire, forza che li ha portati a giocarsi l’accesso alla semifinale partendo dal secondo turno preliminare.  La piccola squadra di Nicosia crolla inesorabilmente sotto i colpi di un Real Madrid ormai più tranquillo. Dopo l’ennesimo intervento di Chiotos su Ronaldo, i due innesti di Mourinho confezionano il gol del raddoppio: cross dalla sinistra di Marcelo e gol di Kaka. Il terzo gol paradossalmente arriva in contropiede, frutto di una delle rarissime sortite offensive dell’Apoel. In ripartenza è ancora Benzema a perforare l’Apoel su assist stavolta di Mesut Ozil. Mourinho dopo le semifinali giocate con Porto, Chelsea, Inter e quella dello scorso anno sempre con il Real è pronto a riprendere lì da dove tutto si era interrotto. Nonostante l’eliminazione quasi certa i ragazzi dell’Apoel entreranno comunque nella storia della Champions League.

MOURINHO A SKY. “Bisognava solo sbloccare la partita per poi trovare gli spazi. Sia Kaka che Marcelo hanno dato più mobilità e hanno cambiato la partita” Una battuta anche sull’Inter: “Mi dispiace per Ranieri, pensavo che lui potesse riuscire a far arrivare i risultati ma il calcio è così e quando i risultati non vanno siamo noi allenatori che devono essere cambiati. Ora spero che questo ragazzo (Stramaccioni, ndr) faccia bene per l’Inter”.

DI MATTEO NON PERDE PIU’. Dopo aver compiuto una piccola impresa contro il Napoli il Chelsea di Di Matteo sembra non volersi fermare più. Benfica – Chelsea era sfida sicuramente più prestigiosa di quella giocata a Nicosia. La partita però non ha di certo mantenuto le attese. Partita ruvida in cui si è pensato prima a non prenderle. L’unico brivido è al 40’ con un tiro del fischiatissimo Meireles, ex Porto, parato da Artur. Decisamente più caldo è stato il secondo tempo. Pronti via e David Luiz salva con il petto sulla linea di porta un destro di Cardozo destinato a gonfiare la rete. L’altro italiano, oltre al tecnico del Chelsea, presente allo “Stadio da Luz” (che ospiterà la finale di Champions nel 2014) era l’arbitro Tagliavento che non ha visto un probabile fallo di mano di Terry in area di rigore. Mentre il Benfica ancora protestava al 60’ è Mata a spaventare i 65.000 del “da Luz” colpendo in pieno il palo, lo spagnolo dopo aver salato il portiere non è riuscito a incrociare a porta vuota.

MASSIMO RISULTATO CON IL MINIMO SFORZO. La partita si sblocca solo al 75’: si invertono i ruoli è Torres a servire Kalou a centro area che piazza il gol del vantaggio in spaccata. Gol che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini del passaggio del turno. La partita non è stata certo ai livelli di un quarto di finale di Champions; a Stanford Bridge sarà sicuramente partita diversa, il Benfica dovrà spingere per rimontare. Probabilmente il tecnico italiano in casa si affiderà alle colonne Lampard e Drogba che invece ieri sera sono state solo comparse: il primo è entrato al 68’, il secondo invece ha assistito a tutto l’incontro dalla panchina. Quando a mettere in panchina i due leader dei blues era Villas Boas gli effetti in campo erano ben diversi. Visto l’ottimo secondo tempo dei portoghesi la sfida di mercoledì prossimo non è di certo proibitiva.

DI MATTEO A SKY. “Abbiamo fatto la partita che abbiamo preparato, abbiamo segnato il gol che cercavamo, concedendo pochissimo a una squadra che fisicamente è molto forte. In generale è stata una buonissima partita da parte nostra, considerando anche che il Benfica era 2 anni che non perdeva in casa”. Sull’esclusione di Lampard e Drogba “L’esclusione è stata una scelta tecnica, giochiamo ogni tre giorni e non possono giocare con questa frequenza partite così intense, è stata solo rotazione dei giocatori”.


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