Martedì avevano dato il via ai quarti di finale di Champions League Real, Chelsea, Apoel e Benfica, ieri è stato il turno di Milan – Barcellona e Marsiglia – Bayern Monaco. Quella più attesa era senza dubbio la sfida tra il Milan e il Barca, tra Allegri e Guardiola tra, neanche a dirlo, Messi e Ibra.
LA PARTITA. Quando in campo ci sono Messi, Xavi, Iniesta, Ibrahimovic, Robinho e Seedorf ti aspetti gol e spettacolo. I primi non sono arrivati, lo spettacolo a tratti c’è stato. Con un San Siro tutto esaurito per sostenere il Milan verso l’impresa, i rossoneri hanno portato a casa uno 0 a 0 che lascia intatte le possibilità di passaggio del turno. Nel primo tempo è stato il solito Barcellona contro il non solito Milan, non il solito che siamo abituati a vedere in Italia. Ma questo lo si sapeva. Il Barca palleggia e porta palla, il Milan si difende bene per poi ripartire. Fondamentalmente è questa la storia del primo tempo; primo tempo che sarebbe potuto andare diversamente se solo dopo due minuti di gioco Robinho avesse sfruttato la grandissima occasione servitagli dall’assist di testa di Ibra.
MANCA UN RIGORE AL BARCA. Scende il gelo su San Siro quando al 15’ Sanchez cade in area sull’uscita bassa di Abbiati, Eriksson grazia il Milan e non fischia il calcio di rigore. Tempo un minuto e Messi insacca a porta vuota sull’assist di Dani Alves, la pulce argentina si trova però in netto fuorigioco, il Milan può tirare di nuovo un sospiro di sollievo. Salvo un’altra grande occasione al 19’ per Ibra, che schiaccia troppo il tiro di fronte a Valdes che para sdraiandosi sulla sua sinistra, l’incontro è un monologo del Barca. Il centrocampo più fisico scelto da Guardiola, con in campo Keita invece di Fabregas, non ha impedito ai catalani di fare il solito tiki taka, arrivando più volte al tiro dopo prolungate azioni palla a terra al limite dell’area milanista. Xavi va vicino al bersaglio grosso dopo uno scambio dentro l’area con Messi: bella la parata di Abbiati sulla sua destra. Ultimo brivido del primo tempo è la fuga di Sanchez verso Abbiati, a rimontare il cileno ci ha pensato uno straordinario Antonini, nominato alla fine “man of the match” dalla Uefa.
SI RIPARTE CON MENO RITMO. Il secondo tempo è sicuramente meno intenso del primo e ci sono meno occasioni da gol. Ibra e compagni sono comunque più presenti in partita di quanto fatto nel primo tempo. Al minuto 55 il Milan parte in contropiede tre contro due, ma Nocerino è troppo altruista e cerca un passaggio di troppo. Sul capovolgimento di fronte è Messi a puntare e saltare secco Nesto che lo stende. Giallo per il difensore milanista che mentre da la mano a Messi gli rende omaggio dicendogli “vai troppo forte”. Poi un occasione per parte: Emanuelson lanciato da una sponda di Ibra non controlla con il sinistro, si sarebbe trovato da solo di fronte a Valdes. Più ghiotta è l’occasione capitata prima sul sinistro di Messi che da dentro l’area di rigore incrocia con il piattone sul palo lontano, Abbiati si distende e respinge sui piedi dell’accorrente Tello il pallone dell’uno a zero ma Antonini, ancora lui, in scivolata si immola e salva il risultato. Il punteggio è ottimo per il Milan che martedì a Barcellona avrà due risultati su tre per andare avanti. Pochi gli squilli di tromba da parte di Ibra e Messi: sfida rimandata al Camp Nou.
ALLEGRI A SKY. “Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo speso molto nei primi 25 minuti, ma non potevamo permetterci di aggredire per tutta la partita il Barcellona. Abbiamo avuto le situazioni favorevoli per segnare. Un paio noi e un paio loro. Ora abbiamo due risultati su tre a Barcellona per andare in semifinale. È un bel risultato anche perché il Barcellona segna tanto, va fatto quindi un plauso ai ragazzi per la partita che hanno fatto”. Su cosa aveva studiato per fermare Messi il tecnico toscano è molto chiaro: “se Messi era alto doveva scendere uno dei centrali se si abbassava dove sacrificarsi Ambrosini”.
BAYERN CON UN PIEDE IN SEMIFINALE. Se non fosse che l’avversario per il Bayern Monaco, in caso di passaggio del turno, sarebbe il Real Madrid i tedeschi potrebbero già sentire odore di casa, dove il 19 maggio è in programma la finalissima. Usciti vincitori dallo Stadio Vélodrome di Marsiglia, gli uomini di Jupp Heynckes vedono già la semifinale contro il Real Madird. Partita tutt’altro che spettacolare, i tedeschi partono lenti e al 44’ Robben serve Gomez, il bomber tedesco di destro fa partire un tiro sul primo palo, di certo non irresistibile, che passa sotto le mani di Andrade, il quale sostituiva Mandanda ammonito nei minuti finali di Inter – Marsiglia. Per l’attaccante numero 33 è l’undicesimo gol in coppa: è l’unico a inseguire Messi nella classifica marcatori.
ROBBEN CHIUDE I CONTI. Il secondo tempo è più duro, alla fine saranno sette i giocatori ammoniti, il Marsiglia cerca di tirarsi su con le percussioni di Remy ma la difesa granitica dei tedeschi non corre mai veri pericoli. Al 70’ arriva la mazzata che chiude la partita e con molte probabilità la qualificazione: Robben scambia con Muller al limite dell’area, il passaggio di ritorno del tedesco mette l’esterno olandese davanti a Andrade, spostato tutto sulla destra Robben apre il piatto e chiude sul secondo palo. E’ un duro colpo per la squadra di Deschamps. L’ex allenatore della Juventus dovrà pensare a risolvere il mal di vittoria che ha colpito la sua squadra: sono otto le sconfitte nelle ultime nove partite. Per Il Bayern è ghiottissima l’occasione per tornare a giocare la seminfinale dopo la finale persa due anni fa… proprio contro Mourinho.